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Anfiteatro Morenico Ivrea: L’itinerario conduce alla scoperta delle forme (morene, terrazzi di kame, scaricatori e sfioratori) e dei depositi (glaciali, glaciolacustri e fluvioglaciali) di uno dei più begli anfiteatri morenici del mondo, quello di Ivrea, formatosi nel corso delle nove grandi glaciazioni del Quaternario susseguitesi nell’ultimo milione di anni. Con un giro ad anello, si toccano tutti i settori dell’anfiteatro, dalle cerchie moreniche, alla pianura della depressione interna, ai rocciosi Colli d’Ivrea, per terminare a Masino con la visita alla mostra geologica “L’impronta del ghiacciaio”. Ghiacciaio del Belvedere: L'itinerario glaciologico inizia dalla località Pecetto di Macugnaga. Durante la stagione estiva (giugno-settembre) è possibile usufruire della seggiovia che in due tratte porta nei pressi del Ghiacciaio del Belvedere, riducendo considerevolmente tempi e dislivelli. In alternativa è possibile servirsi del sentiero che, passando per l'Alpe Burki, si dirige al Rifugio Zamboni-Zappa. A partire dalla biforcazione fra i due lobi frontali del ghiacciaio, l'itinerario permette di osservare forme (morene, laghi, scaricatori e sfioratori) e depositi (glaciali e gravitativi) che costituiscono uno dei migliori esempi di Glacier Noir o Debris-covered Glacier delle nostre valli alpine (Fig. 1). Gli stop sul percorso illustrano evidenze geomorfologiche dell'attività presente e passata del ghiacciaio: uno sguardo panoramico sull'intero bacino glaciale; uno zoom sulle caratteristiche della copertura detritica e della sottostante massa glaciale in movimento; una sequenza di morene, tracce delle pulsazioni storiche del ghiacciaio; fenomeni di deformazione delle morene legate al ritiro glaciale e ad eventi di svuotamento improvviso di laghi; blocchi rocciosi precipitati dai versanti fino all'Alpe Pedriola; le vicende dell'imponente morena frontale del Ghiacciaio Settentrionale delle Locce contenente l'omonimo lago proglaciale. |